Se vogliamo qualcuno che non tradirà mai la nostra bellezza, che saprà sempre trovare il modo di farci splendere di luce nostra, che penserà al nostro bene dentro e fuori, lasciamo perdere parrucchieri, estetisti, stylist e affidiamoci a lei, la nostra alleata, la nostra amica fedele, l’acqua.
L’acqua serve dentro. Abbiamo bisogno di bere almeno due litri di acqua al giorno (sotto forma di acuqa minerale, tisane, succhi non zuccherati e spremute) perché il nostro corpo, i nostri organi, la nostra pelle e i nostri capelli, siano sempre ben idratati e sani dall’interno.
L’acqua serve fuori. E non solo per lavarsi, che quello pure aiuta ;), ma anche per idratare i tessuti e proteggerli dalla secchezza (e desquamazione), dai segni del tempo, dagli agenti atmosferici e condizioni climatiche e anche dall’eventuale make-up che utilizziamo.
L’idratazione è alla base della bellezza. Pensate che immergersi in una vasca di acqua calda, oltre all’effetto rilassante, procura una dilatazione dei pori e un’agevolazione dell’eliminazione delle tossine. Questo significa che senza far nulla, anzi rilassandoci, ci stiamo prendendo cura della nostra pelle, della nostra bellezza e della nostra salute. Poi bisogna anche averlo il tempo per un bagno, ma non vorrete che con un post vi regali anche la bacchetta magica, eh?
Comunque sappiamo bene che l’idratazione avviene anche con qualche aiutino: le creme.
Allora, io sono una che ha la costanza di una pigna. Mi chiederete che c’entrano le pigne con la costanza. Niente, appunto.
La crema da notte poi, è una di quelle cose che per anni ho comprato e lasciato scadere nei barattoli, aperti sull’onda dell’entusiasmo appena comprati, generalmente con quella squinternata di mia sorella che anche in questo è tutto l’opposto di me. Però non appena superati i trenta (da poco, eh?) qualcosa è cambiato. E ho iniziato a scervellarmi su come oppormi a questa mia terribile incuria e indolenza.
Ecco qualche consiglio testato sulla mia pelle.
Per quanto riguarda le creme per il corpo mi sono cronometrata: niente scuse, ci vogliono appena tre minuti di orologio per cospargersi di crema dopo la doccia (che io la vasca manco ce l’ho). E il risultato è millemila volte superiore all’impegno.
Per quanto riguarda le mani io ho deciso di tenere la crema per le mani in borsa, generalmente me la spalmo mentre aspetto un autobus, o mentre aspetto Momo all’uscita del nido. Due minuti per staccare. Per compiere un rapido gesto di cura per se stesse. Non si ruba tempo a nessuno, né alla famiglia, né ai figli, né al lavoro. Ci si ferma un attimo e ci si dedica una coccola. E poi che carezze più dolci si fanno ai figli!
Per il viso, non so voi, ma di mattina, dopo aver lavato faccia e denti, riesco a spalmarmi la crema da giorno in automatico, almeno quella non mi dà problemi.
Invece per quella da notte arriva in soccorso una mia amica, splendida mamma di una bimba di 14 mesi, che, una volta, passeggiando nella zona profumeria di Macy’s a New York, mentre spendeva una fotuna in prodotti per il viso, mi disse: “Mettila sul comodino, quando ti infili sotto le lenzuola pulite e socchiudi gli occhi, stendi la mano e, con il viso disteso, le palpebre rilassate, dedichi finalmente un minuto alla tua bellezza. Mi sembra il minimo, no?”. Non fa una piega. E detto da una che indossa pantofole col tacco ha tutto un fascino di piume e Chanel n°5, fatta da me significa ungere il cuscino mentre la crema deve ancora asciugarsi e io sono già stramazzata. Però, ragazze, qualcosa fa, ve lo garantisco.
Infine una chicca che questa volta arriva dalla squinternata, sempre mia sorella. I piedi. Una volta a settimana metteteci una bella quantità di crema molto grassa, in particolare sulla zona dei talloni e dove sentite degli inspessimenti, senza neanche spalmarla del tutto, e poi infilate i piedi in due orridi pedalini. Tempo netto: un minuto e quaranta. La mattina dopo scrivetemi per dirmi quanto siete grate alla squinternata.