La canasta è un gioco abbastanza semplice che potrebbe essere appeso persino da un bambino, però può anche prestarsi a considerazioni molto complicate. Lo scopo principale del gioco è quello di formare degli insiemi di almeno sette carte aventi tutte lo stesso valore.
Come in ogni altro gioco di carte, ogni carta ha un suo valore: i jolly valgono 50 punti, e possono assumere il valore di qualsiasi altra carta; i due (hanno la stessa funzione dei jolly) e gli assi valgono 20 punti; le regine, i re, i fanti, i dieci, i nove e gli otto valgono 10 punti ed infine ogni altra carta vale 5 punti.
Quando è il tuo turno, devi tirare (ovvero prendere una carta dal mazzo delle carte ancora coperte o prendere il pozzo), scartare e, se vuoi, calare. Per calare devi realizzare un punteggio minimo che dipende dalla quantità di punti che si sono raggiunti nelle mani precedenti: 50 punti se il punteggio complessivo precedente è compreso fra 0 e 1495, 90 punti se il punteggio è compreso fra 1500 e 2995 ed infine 120 punti se il punteggio è uguale o superiore ai 3000 punti. La partita si vince quando si arriva ai 5000 punti.
Per realizzare i punti occorre calare delle combinazioni (almeno dei tris). Quando un avversario scarta, prima di calare, puoi prendere soltanto l’ultima carta scartata, poi dopo aver raggiunto il punteggio minimo puoi prendere il resto del pozzo e calare le nuove combinazioni che hai formato grazie ad esso. Se hai calato l’apertura, quando è il tuo turno puoi, prima di scartare, attaccare qualsiasi jolly o 2 alle combinazioni degli altri.
Se hai aperto, puoi prendere anche il pozzo, ma per farlo devi avere due o più carte uguali all’ultima scartata, oppure una carta uguale a questa ed un jolly, od infine se puoi attaccare la carta scartata dall’avversario ad una tua combinazione. Il pozzo non si può prendere se il giocatore che ti precede ha scartato un 3 nero. In poche parole, il gioco della canasta ruota attorno al tentativo di impossessarsi del pozzo ed impedire che facciano la stessa cosa gli avversari.