Molti dicono che la conservazione dei tartufi, siano essi bianchi o neri, non è possibile, visto che la nobiltà stessa dell’alimento, e le sue caratteristiche, lo impediscono. Per conservare il tartufo per tempi più o meno lunghi, nero o bianco che sia, ti confido un trucco di un trifulau, ovvero, un cercatore di tartufi dell’albese.
I migliori tartufi sono sicuramente quelli bianchi delle colline di Alba, nel cuneese. Se hai il piacere di degustare questa prelibatezza per palati sopraffini, il difficile è conservarli, poichè è un alimento molto facilmente deteriorabile. La prima cosa che perde è l’aroma, con una straordinaria facilità al marcimento.
Puoi conservare il tartufo in diversi modi, ma te ne consiglio uno in particolare: utilizza un contenitore a chiusura ermetica, in modo che il profumo non si disperda. Dopo aver disposto i tartufi nel contenitore, ricoprili con cenere o riso, in modo che ne mantengano l’umidità e non li facciano asciugare e marcire, e recuperali solo al momento dell’uso. Se utilizzi il riso per conservare i tartufi ricordati che ne assorbirà il profumo, quindi non gettarlo via ma utilizzalo per fare dei risotti.
Un altro modo di conservazione che ti posso consigliare, è quello di utilizzare dei contenitori di vimini. Avvolgi uno ad uno i tartufi in carta paglia umida, che dovrai ricordarti di cambiare e inumidire ogni giorno. Con questo metodo di conservazione riuscirai a mantenere la fragranza del tubero al massimo per dieci giorni.
Un’altra soluzione, se si dispone di una macchina per sottovuoto, è la conservazione sottovuoto.
Bisogna preparare la macchina e chiudere con attenzione il sacchetto contenente il tubero. Il sacchetto deve essere chiuso in modo ermetico, in caso contrario si rischia di fare il sottovuoto invano. Dopo avere controllato eventuali punti aperti, inseriamo il sacchetto nella macchina e aspiriamo tutta l’aria contenuta. Vedremo il sacchetto restringersi su se stesso e cingere completamente il tartufo intero.
Il metodo che ti consente di conservarli più a lungo è quello di congelarli, procedura
pulisci il tubero con carta da cucina per liberarlo dalle impurità senza lavarlo.
Procurati del burro di prima qualità, scioglilo a bagnomaria, poi passalo in frigo, dopo un quarto d’ora vedrai che le due parti si saranno divise. Prendi solo la parte che galleggia (solo burro) e quando è ancora a pomata immergi il tartufo a scaglie. Fai delle palline e avvolgile in un pezzo di carta da forno inumidita e ben strizzata e poi in pellicola e metti nel congelatore. Consuma entro due o tre mesi.