Se siete in cerca della casa dei vostri sogni e vi è stata proposta un’abitazione in classe energetica G, oppure se avete ricevuto una certificazione energetica che attesta la vostra casa in classe G, è probabile che abbiate già compreso che questa classe rappresenta il livello più basso della scala energetica.
Indice
Cosa significa un edificio in classe G
Molti sanno che una casa in classe A è generalmente più desiderabile e ha un valore di mercato superiore rispetto a una simile in una classe energetica inferiore. Tuttavia, pochi comprendono appieno cosa significhi vivere in una casa di classe G.
Esploriamo quindi il significato della classe energetica G e cosa comporti realmente questa designazione, che è considerata la maglia nera per quanto riguarda le prestazioni energetiche di un appartamento di classe G. È importante sapere che, in Italia, gran parte del patrimonio edilizio appartiene proprio a questa categoria, quindi non siete soli nella vostra situazione. Questo spiega anche perché, per incentivare la riqualificazione dei vecchi edifici, il governo ha introdotto vari incentivi, come il Bonus Ristrutturazioni e l’Ecobonus, destinati a chi desidera migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione di classe G.
Oltre a considerare il posizionamento nella classifica energetica, è utile capire come questa categoria influisca sulla vita quotidiana in termini di comfort, consumi e spese. Infine, vedremo se e come sia possibile migliorare la classificazione degli appartamenti di classe G.
Classe energetica G – Cosa implica
Le classi energetiche degli edifici vanno dalla A4, la più performante e con consumi minimi, fino alla classe G, che rappresenta il livello più basso. Se ricevete un attestato di prestazione energetica con la designazione APE classe G, significa che la vostra abitazione presenta consumi superiori a 3,50 kWh/m² anno. A differenza delle classi precedenti, non esiste un range di valori: ogni immobile che supera questa soglia è automaticamente classificato come classe energetica G.
All’interno di questa categoria, alcune case possono essere più vicine alla classe F e richiedere solo pochi interventi minimi per migliorare la loro efficienza, mentre altre possono presentare performance molto basse, necessitando di sforzi significativi per un miglioramento energetico.
Se la vostra casa è identificata come un edificio di classe G, è naturale chiedersi il motivo e quali azioni intraprendere per migliorare la situazione. Tuttavia, non scoraggiatevi! La maggior parte degli italiani si trova nella vostra stessa condizione, e gli immobili in classe G possono essere trasformati in classi superiori.
È possibile riconoscere una casa di classe G a prima vista?
Sì, in parte. Le abitazioni di oltre 30 anni, a meno che non abbiano subito interventi di ristrutturazione, sono quasi certamente in classe energetica G. Le caratteristiche di questi immobili sono evidenti e, sfortunatamente, riguardano la maggior parte degli edifici in Italia, dove la storia e la tradizione architettonica spesso prevalgono.
Le vecchie case nei centri storici, e anche molte costruzioni degli anni ’70, rientrano comunemente nella classe energetica G. Miglioramenti significativi iniziano a emergere solo negli edifici costruiti negli anni ’80 e ’90.
In generale, gli edifici di classe G presentano:
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- Coibentazione dell’involucro edilizio assente o inadeguata;
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- Impianti obsoleti, sia per la produzione di calore che per la regolazione e distribuzione;
Inoltre, non ci sono fonti rinnovabili.
Classe energetica G – Implicazioni economiche e di comodità
Abitare in una casa di classe G significa avere consumi superiori a 3,50 kWh/m² anno, con costi per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo che possono superare di dieci volte quelli di un’abitazione in classe A.
Cosa significa questo in termini economici per un edificio di classe G?
I costi per il riscaldamento e il raffrescamento saranno significativamente più alti, e non si tratta solo di una questione economica. Le abitazioni di classe G spesso non forniscono un adeguato comfort termoigrometrico, il che può portare a situazioni di freddo e umidità eccessiva, causando problemi di salute e danni all’immobile.
Pertanto, è fondamentale considerare interventi per migliorare la situazione. Anche se passare da una classe G a una classe A può sembrare difficile, miglioramenti significativi sono possibili, come passare a una classe C che offre vantaggi tangibili in termini di comfort e risparmio.
Classe G – Opportunità di intervento e miglioramento
Se avete scoperto che la vostra casa è in classe energetica G, è consigliabile intervenire per migliorarne le prestazioni.
Ma come e fino a che punto è opportuno farlo?
Non è necessario puntare a una classe A, poiché potrebbe non essere pratico, soprattutto in contesti condominiali. Tuttavia, migliorare da una classe G a una classe A potrebbe aumentare il valore dell’immobile fino al 15% e ridurre i consumi annui fino all’85%.
Ci sono molte strade da percorrere per migliorare l’efficienza energetica. È importante effettuare una diagnosi energetica da un esperto, che fornisca un’analisi costi-benefici per identificare la strategia migliore. L’APE può già indicare possibili interventi.
Scelta degli interventi per la classe di efficienza energetica G
La sezione “interventi raccomandati e risultati conseguibili” dell’APE fornisce indicazioni utili su come migliorare la classe energetica e ridurre l’Ep globale. Essa include anche i tempi di ritorno e i valori di Ep che si possono raggiungere.
Purtroppo, molti APE sono redatti superficialmente. Se il vostro documento è carente, potrebbe non fornire le informazioni necessarie per pianificare interventi efficaci.
Interventi suggeriti per migliorare la classe energetica G
Alcuni interventi comuni per migliorare la classificazione energetica includono:
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- Sostituzione degli infissi: un intervento che può ridurre significativamente la dispersione di calore;
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- Coibentazione delle pareti: il cappotto esterno è l’opzione migliore, ma si può anche intervenire dall’interno;
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- Isolamento della copertura: particolarmente utile per chi vive all’ultimo piano;
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- Sostituzione della caldaia: optare per modelli più efficienti;
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- Fonti energetiche rinnovabili: installazione di pannelli solari o impianti eolici per migliorare l’efficienza energetica.
Conclusioni
Una certificazione energetica G non è una condanna, ma un’opportunità per identificare come migliorare la situazione. Con gli incentivi fiscali per ristrutturazioni e efficienza energetica, ora è il momento ideale per portare la vostra casa a una classe migliore, beneficiando di risparmi significativi sulle bollette e di detrazioni fiscali.