Ci capita spesso di utilizzare i numeri relativi, magari senza rendercene conto. Per esempio, in meteorologia, per indicare le temperature sotto zero, in geografia, per misurare la profondità delle fosse sottomarine e, ovviamente, in matematica.
I numeri relativi in meteorologia
Su una carta meteorologica sono indicate le temperature relative al mese di febbraio. A lato è mostrato lo schema di un termometro a mercurio graduato in gradi centigradi: qui possiamo leggere le temperature sopra lo 0, che sono scritte senza segno, e quelle sotto lo 0, che sono scritte con il segno meno (–). Le temperature sopra lo 0 sono dette positive, mentre quelle sotto lo 0 sono chiamate negative.
I numeri relativi in geografia
Per misurare l’altezza delle montagne o la profondità delle fosse marine, possiamo utilizzare come riferimento il livello del mare. Se attribuiamo al livello del mare il numero 0, le cime delle montagne saranno indicate da numeri positivi e i fondali marini da numeri negativi.
Vediamo un esempio. Il punto più alto dell’Africa si trova in Tanzania: è la vetta del Kilimangiaro e ha un’altezza di 5895 metri; possiamo rappresentarlo con il numero 5895 (o +5895). Al largo delle isole Marianne, nell’oceano Pacifico, c’è la più profonda fossa marina della Terra, che raggiunge la profondità di circa 11.000 metri; possiamo indicare la sua profondità con il numero -11.000.
Da ricordare
I numeri relativi sono l’insieme dei numeri positivi e negativi.
I numeri positivi sono maggiori di 0 e i numeri negativi sono minori di 0.
I numeri negativi sono sempre preceduti dal segno meno (-), mentre per i numeri positivi il segno più (+) è facoltativo.
I numeri decimali relativi sono definiti allo stesso modo dei numeri interi relativi: -3,14; 8,01.
I numeri relativi sono quindi semplici da comprendere