In questa sezione si intende fornire solo alcuni elementari nozioni sullo stile di un mobile. Per una trattazione approfondita si consiglia l’acquisto di un libro.
Riconoscere lo stile di un mobile ci aiuta a valutare la sua funzione e le sue modalità di costruzione.
I primi esemplari di mobili furono elaborati nel periodo tra il 1200 ed il 1460 ed il loro stile prese il nome di Gotico.
I materiali più usati erano i legni duri come la quercia ed il rovere, le assi erano molto grosse e larghe e venivano sgrossate a colpi di ascia. I vari pezzi venivano assemblati con incastri a scomparsa (tenoni e mortase) e grossi chiodi.
Molti mobili furono ampiamente decorati, ma la maggior parte degli esemplari di questo stile sono andati distrutti ed è molto raro oggi trovarne dei pezzi.
Una maggiore presenza del mobile nelle abitazioni si ebbe nel Rinascimento. Allora si iniziarono a costruire palazzi con stanze ad uso specifico che richiedevano un arredamento adatto al tipo di ambiente. Questi mobili, costruiti in legno massello, furono assemblati con incastri a coda di rondine e chiodi in ferro battuto. Veniva usato prevalentemente il legno di noce, ma anche altre essenze meno pregiate come l’abete, il castagno erano utilizzate per lo più per le parti meno in vista. Inoltre c’era un largo uso dell’intaglio: si rappresentavano singole figure, soggetti sacri, leoni, stemmi.
Dal seicento al settecento il mobile cominciò ad assumere un aspetto più sofisticato. Gli intagli erano sempre presenti, ma gli incastri venivano realizzati con maggiore cura e furono utilizzati anche dei collanti. Inoltre cominciava a diffondersi l’utilizzo della gommalacca come elemento per lucidare.
Nel settecento in particolare, abbondavano le finiture, i decori. Per gli intarsi veniva usato il “bois de rose”, il palissandro.
L’ottocento fu attraversato da numerosi stili quali il Direttorio, l’Impero, la Restaurazione. Il mobilio francese fu molto decorato e le finiture laccate ornavano la maggior parte della produzione del momento. L’impiallacciatura diventava sempre più sottile.
In questo periodo si impose in Austria lo stile Biedermeier e la produzione di Michael Thonet era in piena attività.
Verso la fine dell’ottocento, si venne a stabilire un rifiuto dei vari stili storici passati, dei moduli tradizionali e alcuni artisti dettero vita ad uno stile moderno che prese il nome di Liberty.
In Francia questa espressione artistica prese l’appellativo di Art Nouveau, mentre in Germania si chiamò Jugendstil.
In questi mobili i fasci di linee diventano nervature, gli intarsi rappresentano motivi floreali, animali, le forme sono morbide e sinuose e si studiano perfino tecniche di stratificazione dei legni per ottenere materiali più robusti alle deformazioni, alle fessurazioni e più plastici.
La Grande Guerra rallentò le attività e la ricerca artistica e la successiva ripresa economica si poté esprimere con l’Art Deco, molto più razionale e moderna.