Il camino è stato il primo metodo di riscaldamento in una abitazione. Nell’antichità era conosciuto come “focolare” domestico, mentre nel medioevo assume la forma tipica che ancora oggi conosciamo. Visitando un castello o una vecchia abitazione di paese non si può fare a meno di notare la presenza di un camino in qualsiasi stanza della casa. Fino al XIX secolo la legna è stata l’unico combustibile disponibile per riscaldare l’ambiente interno di un’abitazione. Oltre che per riscaldare l’aria della stanza, il camino era normalmente utilizzato anche per cucinare in sostituzione dei nostri contemporanei forni.
I primi camini erano privi di canna fumaria. Il fumo prodotto dalla combustione non fuoriusciva dall’ambiente in cui era riposto, per questa ragione il fuoco veniva fatto bruciare in un’apposita stanza annerita, detta atrio. Soltanto con i Normanni si diffuse l’uso della canna fumaria, in grado di far fuoriuscire all’esterno il fumo della combustione nella parte superiore del camino tramite la presenza della canna fumaria fino al comignolo esterno.
Tipi di camino
Attualmente esistono principalmente due tipi di camino, distinti dalla presenza o meno del contatto diretto tra il fuoco e l’ambiente interno della stanza.
Camino a camera aperta. E’ il classico camino con apertura del focolare rivolta verso la stanza da riscaldare. I moderni camini a camera aperta sono progettati per lavorare ad elevati livelli di efficienza, pur utilizzando lo stesso metodo già in uso da molti secoli. In questi impianti è particolarmente importante definire la dimensione della bocca del focolare, per fare in modo che una minima parte del calore del focolare si disperda verso la canna fumaria di scarica. L’efficienza del camini è aumentata anche dalla presenza di materiali termici riflettenti e isolanti sui lati del camino.
Camino a camera chiusa. Questo tipo di camino non è a contatto diretto con l’ambiente della stanza da riscaldare. La combustione ha luogo dietro ad un vetro in una camera chiusa realizzata con materiale refrattario. La diffusione del calore avviene per irraggiamento diretto e per convezione. Questi camini sono caratterizzati da un rendimento maggiore ed una maggiore autonomia di funzionamento (circa 8 ore) rispetto a quelli a camera chiusa, ma sono anche più costosi da installare. Il camino a camera chiusa consente di riscaldare anche altre stanze oltre quella in cui è situato. Grazie al moto convettivo naturale (o alla presenza di termo-ventilatori) l’aria calda circola in appositi tubi verso gli altri locali della casa.
Le dimensioni del camino devono essere adeguate all’ambiente interno ove è collocato. E’ quindi necessario sempre rivolgersi a ditte specializzate. In questa pagina abbiamo introdotto alcuni aspetti di base che approfondiremo successivamente in altre pagine di questo sito.